JACARANDA BEACH

 
 

Quando si parla di Kenya si pensa subito alla savana, alle grandi migrazioni e alla cima innevata del Kilimanjaro. Il territorio di questo gioiello africano è in realtà molto più variegato: al nord si estendono grandi aree desertiche, che a sud lasciano spazio a vasti altopiani ricoperti da boschi e savane. Il paese è attraversato dalla maestosa Rift Valley, fiancheggiata da lunghe catene di montagne e vulcani, con al centro il Monte Kenya, che raggiunge i 5199 metri.

La costa non ha nulla da invidiare ai paesaggi dell’entroterra: con i suoi 400 km di estensione offre una sequenza quasi ininterrotta di spiagge paradisiache, protette al largo da splendidi coralli, che formano ampie lagune popolate da pesci coloratissimi. Lambite dalle acque turchesi dell’oceano atlantico, circondate da una vegetazione lussureggiante e situate pochi km al di sotto della linea dell’equatore, le spiagge del Kenya sono un vero e proprio paradiso tropicale.

Uno dei tratti più belli di tutto il litorale kenyano si trova presso la località di Watamu, caratterizzata da ampie spiagge di sabbia bianca finissima, con la barriera corallina facilmente raggiungibile anche a nuoto. Questa regione ha subito una notevole crescita nel settore turistico e ha visto nascere grandi hotel e resort lungo la costa: da un lato queste strutture ricettive hanno trasformato negativamente il paesaggio costiero, ma dall’altro hanno reso accessibile ad un pubblico internazionale questo bellissimo tratto di costa, altrimenti difficilmente visitabile: purtroppo in molte zone del Kenya c’è ancora una forte criminalità ed è sconsigliato avventurarsi da soli al di fuori dei resort e delle zone controllate. 

Tra le tante spiagge di Watamu la più suggestiva è sicuramente Jacaranda Beach, bellissima sia in pieno giorno che all’alba o al tramonto.

 
 

Conosciuta anche con il nome di “Sardegna 2”, perché bagnata da un mare limpido e cristallino, Jacaranda Beach fa parte del Parco Acquatico di Watamu e della più grande Riserva Nazionale Marina di Malindi. Al largo della costa gli atolli di Chembe Kibabache appaiono e scompaiono con l’alternarsi della bassa e alta marea, che qui si percepisce in modo estremamente marcato. La spiaggia che degrada molto dolcemente e la presenza della barriera corallina, che ferma le onde oceaniche, permettono di apprezzare chiaramente il fenomeno della marea, che, con cicli di circa 6 ore, scandisce il ritmo della vostra giornata. Durante la bassa marea si formeranno fantastiche piscine naturali di acqua color smeraldo e appariranno all’orizzonte sottili strisce di sabbia su cui camminare per raggiungere immacolati atolli bianchi e le rocce della più vicina barriera corallina. Durante la fase di alta marea potrete concedervi una nuotata e dedicarvi allo snorkeling.  

La bassa marea, unita ai colori suggestivi dell’alba e del tramonto, costituiscono una combinazione perfetta per gli amanti della fotografia. L’acqua bassa, che durante le prime ore del giorno è perfettamente immobile, si trasforma in uno specchio naturale dove si riflette la magia del sorgere del sole. Nonostante la presenza di grandi nuvole che transitano sopra l’orizzonte oceanico, il cielo si tinge di colori bellissimi, che si riflettono in mille sfumature lungo tutta la spiaggia. Uno spettacolo avvolgente, dove gli unici suoni sono rappresentati dal canto degli uccelli marini e dalle reti dei pescatori calate in acqua dalla riva. Vi consiglio di alzarvi presto la mattina, scattare qualche fotografia ed immergervi in una delle tante piscine naturali e godere appieno di questo spettacolo.  

 

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Riccardo MelcaKenya, Africa