Riccardo Melca

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GIBRALTAR: UPPER ROCK

“Gibilterra è un frammento di Portsmouth sottratto alla città e trasferito 800 km più a sud”. Questa definizione dello scrittore inglese Laurie Lee inquadra perfettamente la città di Gibilterra, una peculiare anomalia in territorio andaluso.

Questo luogo, un tempo avamposto coloniale, tende a enfatizzare la sua natura anglosassone, fin quasi a esasperarla: cassette postali rosse, negozi di fish and chips e pub inglesi caratterizzano il tessuto urbano della città.

Ma a lasciare senza parole non è certamente la città che mescola un sapore britannico e influenze mediterranee, bensì il maestoso promontorio calcareo alle sue spalle, che si innalza per 426 m e si estende per 5 km. È così alto e imponente che lo noterete da qualsiasi punto se state attraversando la costa meridionale della provincia di Cadice.

La Rocca, in inglese Upper Rock, è una delle formazioni rocciose più scenografiche di tutta l’Europa meridionale e si colloca in una posizione esclusiva, nel punto di massima vicinanza tra Europa e Africa.

La parte superiore della Rocca rientra quasi tutta nell’Upper Rock Nature Reserve, una riserva protetta che potrete esplorare a piedi grazie ai numerosi itinerari che la attraversano. Una parte di questi vi condurrà alla scoperta di molte fortificazioni militari che nel corso degli anni sono state costruite sulla cima della montagna, dalle rovine del castello moresco, ricostruito dagli arabi nel 1333 alle batterie di cannoni del XVIII secolo, fino ai tunnel scavati nella roccia durante la seconda guerra mondiale.

Qualsiasi itinerario scegliate godrete di panorami magnifici sul porto di Gibilterra e se il tempo è sereno non sarà difficile scorgere la costa africana aldilà dello stretto. Non mancherà poi l’incontro ravvicinato con gli abitanti più famosi della Rocca, le bertucce di Gibilterra: nel parco si contano circa 200 esemplari. Una leggenda narra che quando le bertucce spariranno da Gibilterra, agli inglesi toccherà la stessa sorte.


GIBRALTAR: MEDITERRANEAN STEPS

Non è certo l’attrazione più conosciuta di Gibilterra, ma è a parer mio la più spettacolare. Si tratta di un antico sentiero, scavato nella roccia calcarea del versante orientale della Rocca. La partenza è all’entrata della riserva detta Jews’ Gate e il percorso ha una lunghezza di circa 1,5 km, ma è estremamente ripido, poiché si inerpica su una scarpata esposta per emergere sul crinale superiore. Inutile dire che la vista lungo l’itinerario è a dir poco stupenda. È un percorso immerso nella natura: qui crescono 600 specie di piante differenti e uccelli di ogni tipo volano in ogni direzione. Lo stretto di Gibilterra è infatti un punto di passaggio cruciale nelle migrazioni di volatili tra Africa e Europa: basti pensare che è l’unico posto, assieme allo stretto del Bosforo, dove le cicogne possono entrare in Europa. Molti uccelli che volano ad alta quota, come rapaci, avvoltoi e cicogne, hanno infatti bisogno di correnti ascensionali di aria calda che si formano solo in luoghi particolari, dove la superfice del mare è circoscritta.

Se come me siete ossessionati dall’altezza e dalle viste panoramiche, Mediterranean Steps è l’escursione per voi.

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