Riccardo Melca

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LA LUCE DI LISBONA

Lisbona è una città davvero affascinante, in cima alla lista delle capitali europee che preferisco. Passeggiando tra le sue strade labirintiche e risalendo a piedi le sue colline si respira un’atmosfera unica, che, a un primo impatto, non mi riuscivo a spiegare.

La magia di questa città risiede nella sua luce, che scintilla sulla superfice del Tago, si riflette sulle lucide superfici degli azulejos e si insinua negli stretti vicoli di Barrio Alto. È una luce densa, spessa, che inonda la città e si posa in ogni suo angolo in maniera diversa e personale. I colori pastello degli intonaci delle case si accendono sotto i raggi del sole e la pietra bianca delle architetture più sontuose brilla e risplende. La capitale del Portogallo è popolare e signorile allo stesso tempo, antica e moderna, decadente e intrigante.

Qui di seguito tre luoghi che mi hanno particolarmente colpito per la loro bellezza, dove la luce gioca un ruolo fondamentale nell’esaltazione di colori e volumi, sia nel singolo edificio, moderno o antico, che nell’intero tessuto urbano.


CASTELLO DI SÃO JORGE

Verso l’ora del tramonto la città risplende sotto una luce calda e avvolgente, che si riflette sulle acque azzurre del Tago e sui tetti luccicanti di Lisbona. Per godere al meglio di questo spettacolo, salite in cima ad uno dei numerosi Miradouros collocati nei punti alti della città. Uno dei migliori è la terrazza panoramica presso il giardino del Castello di São Jorge, un’oasi di verde ombreggiata da pini marittimi, ulivi e alberi di carrube, arroccato su una ripida collina che domina dall’alto la città. Li vista spazia dalla famosa Praça do Comércio al Barrio Alto, fino all’iconico ponte in ferro sul Tago.

Potete salire ancora più in alto visitando il complesso del castello e passeggiando lungo le sue mura possenti, con scorci panoramici a 360° sui tetti colorati della città.


IGREJA DO CARMO

Della chiesa gotica più bella e imponente di Lisbona oggi non rimane altro che il suo scheletro di pietra. Terminata la sua costruzione nel 1423, la chiesa e il suo convento furono distrutti nel devastante terremoto del 1755 e da allora non fu più ricostruita. Oggi rimangono in piedi le murature perimetrali e gli esili archi in pietra bianca delle tre navate.

Si tratta di un luogo magnifico, che risplende sotto il cielo di Lisbona, inondato da una luce calda e abbagliante che penetra con prepotenza dall’alto, dove una volta c’era il tetto. L’interno della chiesa è un luogo davvero suggestivo, un monumento romantico in ricordo di uno dei più catastrofici eventi sismici della storia, che distrusse la città dalle fondamenta e uccise circa un terzo dei suoi abitanti; una ferita a cielo aperto nel cuore di Lisbona. 


EDP HEADQUARTERS

Quest’edificio progettato degli architetti Aires Mateus, che ospita la sede principale della compagnia di energia elettrica Edp, è un’opera di architettura moderna dove l’elemento della luce gioca un ruolo fondamentale. Il complesso è dotato di un ampio piano basamentale su cui affacciano due elementi verticali, che dalla sponda del fiume appaiono come due torri bianche. I due corpi racchiudono un’ampia piazza ombreggiata da lame di cemento bianco sospese a cinque metri d’altezza. Nonostante la mole dei due edifici laterali, l’utilizzo di facciate vetrate, scandite da esili piastre bianche verticali, comunica una certa leggerezza. La luce si insinua attraverso fessura dell’edificio, generando forti chiaroscuri, con zone di ombra marcata e bagliori quasi accecanti.

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